Guardo il fiume attraverso le travi di ferro, mentre la memoria mi riporta ai momenti lontani della mia gioventù, e quando sfidando la corrente, cercavo d’imparare a nuotare. Ho in me tanti ricordi e rivolgo un sorriso alle donne che in tempi oramai fattisi lontani erano impegnate a lavare i panni, raccomandando ai ragazzi di non nuotare nel mezzo del fiume: Ragazzi, è pericoloso, la corrente, i vortici, potreste annegare! Sulla sponda del fiume un tempo declinante, le giornate tenevano la mamma curva sul “lavadore” a strofinare i panni, per poi sciacquarli con una volee che nemmeno un torero esperto avrebbe potuto imitare. Poche bracciate di recupero e strizzati dall’acqua, ecco che con un gesto da cestista, riusciva a farli volare sul cesto posto sull’immobile carriola. Faticoso il sollevarsi da quell’asse, e se d’estate il sole bruciava, d’inverno, le dita devastate dai geloni e tagliuzzate rilasciavano un rivolo di sangue.

Non c’era rimedio a tanto dolore, soltanto una pezza imbevuta di glicerina, che bruciava più dei dolori alle ginocchia per qualche attimo accarezzate. Con il cesto colmo del duro lavoro, e le mani doloranti sui manici della carriola, lasciava il fiume spingendola sulla salita, con la ruota che appesantita, cigolava come se avesse lei da lamentarsi della fatica. Gesti di una giornata faticosa, ripagati con un gavettino da due litri di latte; misera ricompensa, che m’avrebbe permesso la cena della sera. Quanti di questi giorni ha vissuto la mia mamma! D’estate con il sole che bruciava il viso e d’inverno con i geloni che le martoriavano le dita delle mani. È passato il tempo di quando quei dolori e fatiche m’erano sconosciuti, ma ora guardando dal ponte il capirne il valore è un dolore che mi entra nel cuore. Le sue fatiche servite a riempire la scodella del mattino son il mio tormento. È ora tardi per rimediare, e una lacrima scorre sulle guance, per essere la vera testimone di un tempo che non posso dimenticare.

         

Melodia di Luigino, novembre 2013  

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Museo Casa
di Osiride Brovedani

Per scoprire come sono nate la Fondazione e la Casa Albergo gratuita
e tutto ciò che è stato possibile realizzare grazie al signor Fissan e al suo sogno di aiutare il prossimo

Giochi d’Antan. Giochi di un tempo con sfumature di nostalgia e di rimpianto

Una volta si giocava quasi sempre in strada o nei grandi cortili e ci si divertiva veramente. I ricordi degli ospiti della Casa Albergo, tra risate e filastrocche.

lavoro, amicizia e passioni

La Fissan dei primi anni ERA i suoi collaboratori. Nel 1930 si lavorava in cucina, Fernanda e Clara Lazzari, fida collaboratrice, rimestavano in un pentolone, poi nel 1940 la fabbrichetta nel sottoscala, le consegne in bici, poi con la moto, solo molto dopo col...

il gusto di cantare insieme

L'ultima stanza del nostro museo ha le pareti di colore verde, il colore della tranquillità e della natura. È qui che raccogliamo i frutti della vita di Brovedani, nella narrazione della Casa Albergo e della sua vita all'interno. Come funziona il co-housing, come...

giornata della memoria 2021

27 gennaio 1945 - 27 gennaio 2021   Una memoria che non deve affievolirsi mai, ma che deve farsi ogni giorno più pressante per diventare motore di un mondo nuovo, dove eccidi e torture non esistano più. Forse è per questo che ogni anno sorgono nuove iniziative e...

Benvenuto al nuovo Consigliere!

La scomparsa del prof. avv. Enzio Volli aveva lasciato un vuoto nel nostro Consiglio di Amministrazione. Nella riunione di fine marzo, quando il Presidente Raffaele De Riù ha proposto il nominativo di Paolo Volli, figlio di Enzio, anch’egli avvocato, tutti i Consiglieri hanno immediatamente approvato la proposta.

I nostri primi 50 anni

7 maggio 1973 - 7 maggio 2023 Il 7 maggio il tempo era splendido, un caldo Sole ha benedetto la giornata e non poteva essere altrimenti per le celebrazioni del nostro cinquantesimo anniversario!Ci siamo ritrovati nello spazio prospiciente il muretto all’ingresso, di...

ultimi patimenti

"Il vitto datoci era dosato in modo razionale. Ciononostante, dopo alcuni giorni, la dissenteria colpì quasi tutti gli ex deportati. Abituati al regime senza grassi e vitamine, l’ingestione di questi alimenti non rimase priva di reazione nei loro organismi debilitati....

Nuovi reperti al museo brovedani: la collezione cresce

Lo diciamo sempre che il museo Brovedani è un museo partecipato: chi passa spesso regala un aneddoto, talvolta un oggetto dal passato, permettendoci di aggiungere nuovi reperti alla nostra collezione.Sono pezzi di storia, piccoli tasselli di un grande mosaico, quello...

Ancora successi per il prof. Sinagra e il suo staff

E’ con molto piacere che condividiamo sul nostro blog l’articolo pubblicato dal Piccolo di oggi, inerente un ulteriore risultato del Dipartimento cardiotoracovascolare dell’Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste, eccellenza mondiale, diretto dal professor Gianfranco Sinagra, membro del nostro consiglio di amministrazione.

Estate 2018, che raccolto!

Estate, tempo di raccolto! In senso letterale, con i prodotti del nostro orto, ma anche metaforico, con i frutti delle iniziative che abbiamo appoggiato negli ultimi mesi. Ricordiamo sempre che l'attività della Fondazione non si limita alla Casa Albergo gratuita di...