Si suol dire che dietro un grande uomo c’è spesso una grande donna. Nel nostro caso, la signora Fernanda Bukovnik in Brovedani conferma il detto. Ci sono una miriade di aneddoti su di lei, tutti da scoprire al museo “Casa di Osiride Brovedani” non appena riaprirà i battenti.

Ad esempio, durante la seconda guerra mondiale fu lei a mandare avanti la fabbrica mentre il marito viveva la tragica esperienza della deportazione, e sia prima che dopo era lei a tenere i conti, a gestire la parte economica, a mettere un po’ di ordine nel caos creativo di Brovedani. Per lui una grande amica, prima ancora che una consorte, e non mancavano gli scherzetti tra i due: quando lui rincasava, lei si faceva dare tutti i soldi che aveva in tasca, con piglio severo, ma era appunto uno scehrzo. Grande giocatrice di carte, grande fumatrice, una donna tutta d’un pezzo, alta 160 cm ma con una statura morale immensa e con un carattere che la faceva erigere ben al di sopra della sua altezza reale. Fu lei a consigliare al marito di non prestare denari, ma donarli a chi ne aveva bisogno, e fu sempre lei a raccogliere le volontà di Osiride concretizzandole poi nel di lei testamento, permettendo la nascita della Fondazione Osiride Brovedani e nominando Raffaele De Riù presidente a vita.
Non basta? Esperta scalatrice, aprì anche tre vie in Val Rosandra!